lunedì 27 dicembre 2010

Pecunia olet

Mi piace il Natale: è l'unico giorno dell'anno in cui si dà valore alle piccole cose, alle robette che ingombrano ogni nostra santa pagina di calendario. L'unico momento a cui si dà importanza a quelle stronzette sonanti di cui tutto l'anno vogliamo sbarazzarci: perdendole, regalandole, provandole a cedere alla fruttivendola che però non le vuole neanche lei e "Per carità, guarda, va bene così". Povere criste. Ecco, il Natale è la festa delle monetine. Che tutti cercano, che tutti vogliono, che tutti finalmente apprezzano.

Perché c'è da giocarsele, puntando al centone abbinato al primo premio del mercante in fiera.

mercoledì 15 dicembre 2010

E ricordati che devi pagare


Niente dura per sempre.
Tranne il mutuo.

Per la gioia dei Ken

E allora non facciamoci mancare niente, neanche un calcio balilla da 25.000 dollari popolato da Barbie in tenuta da serie A. Tenetevi forte ragazze, e tenetevi stretti i vostri ragazzi: l'invasione delle ultra-bionde sbarca in territorio nemico e potrebbe sbarcare anche nella testa del vostro trottolino amoroso du-du-da-da-da. La brillantissima idea è sbocciata come un germoglio di soia nell'allegra testolina di una designer francese, tale Chloé Rochon, che ha rimpolpato la Plastic Collection di Mattel con questo gingillo pink power. Si chiama Barbie Foot ed è popolato da bambole allo spiedo: senza braccia, le gnocche plasticate sembrano proprio polletti al girarrosto. Dopo il camper, la villa, il castello, la piscina, il toy-dog e i toy-boys, lo yacht, il monolocale-armadio, le vacanze alle Hawaii, le settimane bianche sulla slitta del solito povero husky, gli abiti da sposa, i 657mila accessori per capelli, le mostre e le esposizioni nei musei importanti, ecco qua. Finalmente. La sorte che le spetta. La fine che si merita. E forse non è neanche un caso che a progettare cotanta invasione a centrocampo di rosa shocking sia stata proprio una donna.
D'altronde parliamoci chiaro, come fai a goderti la vita senza sentire e soffrire il costante paragone di quella di Barbie, un'esistenza perfetta da 90-60-90? Come puoi essere felice nel tuo monolocale pensando a lei, la stronza, che si gode il suo villone con ascensore interno senza neanche dover pagare l'Ici? Tu ti ammazzi di lavoro per una settimanuccia low cost a Ostia Lido? Lei si caramella al sole di Malibù. Tu devi accontentarti dello sgorbio che ti sta accanto? Lei si gode il suo one-Barbie-show, gang-bang per sole bimbe: 100 Ken per una sola Barbie.
E no, cazzo. Ora basta. E allora mia biondissima amica, sgambettare a mezz'aria infilzata sul green di un calcio balilla è il minimo che ti può capitare nella tua sparkling super blondie wonder glamour life.

Chiamo a raccolta tutti i Ken del globo, in plastica e non: il momento della rivalsa è arrivato, amici miei. E vale tutto, soprattutto rullare.

mercoledì 8 dicembre 2010

Florosofia


Sarai pure bella, ma almeno a me non mi recidono. Tu muori giovane, io campo cent'anni.

Quindi non fare tanto la fica - si sentì dire la rosa dall'ortica.

domenica 5 dicembre 2010

Hand Bang




Odio la mano libera.
Se c'è da disegnare
io lo faccio a mano armata.

venerdì 3 dicembre 2010

Se questo è un user

Facebook. Alla voce Situazione Sentimentale ho provato a scrivere Relazione Complicata con mionome.
Risposta di FB:
Non è possibile creare una relazione con se stessi.

(Ipotetici risvolti: crisi d'identità, crollo dell'autostima, autolesionismo, vomito e diarrea)

Alla faccia del social.

giovedì 2 dicembre 2010

Il karma del tonno


Se rinasco, voglio essere un Tonnopinnegialle.

Però con un'Excalibur al posto del naso.


E poi vediamo, se vince ancora quello stronzo di grissino.

mercoledì 1 dicembre 2010

Occhi aperti

Che poi mi domando e chiedo: perché quando preghi e imprechi guardi il cielo? Chi te lo dice a te che il Grande Capo sta lassù? Chi ti assicura che mentre guardi le nuvole, lui non ti sta sotto, di lato, di profilo, di treqquarti? Che ne sai che mentre lo cerchi chissà dove, lui non ti fa le facce da dietro? O lo sgambetto? O la linguaccia? O il solletico con una piuma?

D'altronde sai che duepalle a guardare sempre dall'alto. Le teste della gente non son poi così interessanti. Una volta che hai capito come quello porta la scrima. Che quello ha il suo bel riporto da ormai vent'anni, raccontandola e raccontandosela. Che i soldi che l'altro ha buttato nel trapianto non son serviti a niente ed era meglio che li dava al gatto insieme alle crocchette. Che con quella lacca la chioma non fa una piega. Che la chierica non è per soli frati. E che quel nuovo gel ne ammazza più lui di capelli che una calibro 38 puntata alla testa. Voglio dire, Dio mica farà il parrucchiere. Cacchio gliene frega. Neanch'io ci starei lassù, se fossi in lui. Magari la sera, quando tutto è buio è pure rilassante. Tipo dalle 10.30 alle 1. Giusto il tempo di perdersi Porta a Porta. Però poi basta. E poi, detto tra noi, non s'è mai sentito che l'Altissimo/Purissimo/Lietissimo abiti nella soffitta di chi lo prega. Anzi. Vuoi che non abbia una villetta a schiera vista Eden?

Io. Fossi in te. Mi guarderei le spalle.