
Io che mi ritrovo scalza di fronte a un'imponente porta d'oro. A custodirla, un San Pietro con la faccia di Louboutin che al posto delle chiavi ha in mano questo gioiello da 2.445 dollari, eletto da 23 designer e 8000 clienti la Scarpa più sexy del 2010. Lui mi guarda, io lo guardo. Lui abbozza una mezza occhiata di rimprovero per essermi presentata scalza, io abbozzo un mezzo sorriso paraculo, puntando alle due meraviglie dalla suola rossa che stringe tra le mani. Lui alza gli occhi al cielo (anche se non so che cielo ci sia dopo il cielo), sbuffa come a dire "Ecchine n'altra" e me le porge con compassionevole cortesia. E' proprio un santo, penso io. Me le metto di gran corsa (che culo, proprio un 36!) e l'aureo porton si spalanca. Saluto con la mano San Chaussure e mi avvio per un red carpet con su la scritta Christian Louboutin Paris. Gli angeli intonano gioiosi canti d'amore per rendere grazie al Signore delle Scarpe, il cielo rubineggia. Rosso rosso, tutto rosso. E mentre mi avvio sulla strada del Divin Plateau penso che morire, a sto giro, è valso proprio la pena.
E così sia.
(tratto dal Vangelo secondo Lou. Boutin però.)
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